23 dicembre 2010

SEXY XMAS



Durante le festività natalizie si riversano nei paesini di provincia tutte le studentesse e le lavoratrici emigrate al nord dell'Italia. Indossano vestiti sui generis, colori sgargianti, treccine puzzolenti e sorrisi psicotropati. Arrivano rilassate, discorrendo di arte e cinema, yoga e chakra, sorseggiano gli aperitivi offerti dai gentili ragazzi di provincia ancora scapoli, che si svegliano la mattina alle 6 per andare a lavorare e spendono la loro tredicesima con le belle arrivate, sperando di riuscire, almeno a Natale, a mettere in caldo i loro attributi. Purtroppo nemmeno i fiumi e i fumi dell'alcool bastano a realizzare i loro desideri. Le fortunate emigrate, che nelle nuove città in cui si sono trasferite non disdegnano scopate occasionali con tipetti artistoidi radical-freak, quando tornano a casa ridiventano delle santarelline, perché “poi la gente parla, si sparge la voce e blablabla... e poi… quello è solo un muratore/elettricista/carrozziere/idraulico...”
Ma dico io, poveri ragazzi del Sud! Non solo sono costretti a vivere in una realtà difficile piena di arrizzacazzi che non la danno se non gli infili un anello al dito, ma si vedono negati i loro diritti anche dalle emigrate che intanto al nord sono diventate delle grandi zozzone.
Io voto coerenza, a Natale dovreste essere tutte più troie!

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