30 dicembre 2010

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Che bello tornare a casa all'alba della vigilia di natale e vedere metri e metri di immondizia davanti al portone !
Passato natale, arriva capodanno. Le buste sono aumentate, mentre alla puzza ci si è ormai assuefatti. Tutto ciò mi ricorda le lezioni soporifere di letteratura italiana con la montagna dei sacchi dell'immondizia che arrivava fino al primo piano.
Quest'anno, alla vigilia, giocherò con tutti i cugini, nipoti, zii, a lanciare i petardi sul cumulo d'immondizia. Chi l'accende per primo vince un ricovero d'urgenza presso l'ospedale di polistena per intossicazione respiratoria.

LAST SIGARETTE

ANNO NUOVO VITA NUOVA, IL PROSSIMO ANNO MI RIPROPONGO DI:


 -1 Non alzare la voce quando qualcuno mi urla in faccia la propria frustrazione, restare calma e passare direttamente alle mani.


 - 2Non dire più bugie tipo: "L'importante è l'intensità, non la durata, amore".


 - 3Non dire bugie del tipo: "L'importante è che ci metti il cuore, poi il risultato è trascurabile" (se fa cacare, fa cacare...).


 - 4Non innamorarmi di uno stronzo qualsiasi. Anzi, non innamorarmi.


 - 5Continuare a non prendermi troppo sul serio.


 - 6Continuare a suonare '90, tanto fra un paio d'anni torniamo di moda.


 - 7Fare un disco soft-pop che parla di potere e morte.


 - 8Non rubare più gli accendini.


 - 9Smettere di fumare.


 - 10Ricordare sempre che il cielo è il limite.

24 dicembre 2010

PARLAMI D'AMORE LULU'

Parafrasando Mishima: l'amore, se non rimane un segreto svanisce. Nel momento in cui si pronuncia l'amore non esiste più, si diluisce in mille parole inutili. Dire “ti amo” solo per illudersi di non star morendo, per cercare di sentirsi vivi, per dimenticare di aver perso l'unica persona amata veramente, per abbellire un momento, è solo un placebo per addolcire l'amara pillola della vita.

C'è chi si innamora solo se si sente amato, chi si innamora delle parole, chi si innamora del potere che l'altra persona rappresenta, chi lo fa per una convenienza economica e chi perché ha paura del passare del tempo e il suo orologio biologico lo richiama all'ordine. Chi vuole fare la scalata e chi perché desidera stare sotto i riflettori. Chi ha voglia di innamorarsi e non ci riesce, chi invece si innamora ogni giorno di una persona differente. Chi s'innamora perché ha le palle colme e chi lo fa perché ha il radiatore acceso: al cuore non si comanda, agli ormoni ancora meno. Chi perché ha paura di rimanere solo e chi subisce le pressioni dei parenti. Chi dice “ti amo” per farsi una scopata e chi lo afferma per convincersi che sia vero. Chi lo fa per stanchezza e chi per noia, chi si accontenta di 'un bravo ragazzo' che gli può dare stabilità e chi di 'una brava ragazza' da poter presentare alla famiglia e disposta a pulire culi di infanti che da grandi si trasformeranno in stronzi irriconoscenti.

Ma ne vale davvero la pena? 

LA MUSICA

LUI: Sei una persona molto interessante... ma che musica ti piace?
LEI: Mi piace tutta la musica...
LUI: Dai, non mi deludere così, con queste frasi retoriche...
LEI: Ma che cazzo vuoi, se mi fai domande retoriche, che cosa ti aspetti che risponda? Il Rap? Dai, non farmi ridere...

23 dicembre 2010

SEXY XMAS



Durante le festività natalizie si riversano nei paesini di provincia tutte le studentesse e le lavoratrici emigrate al nord dell'Italia. Indossano vestiti sui generis, colori sgargianti, treccine puzzolenti e sorrisi psicotropati. Arrivano rilassate, discorrendo di arte e cinema, yoga e chakra, sorseggiano gli aperitivi offerti dai gentili ragazzi di provincia ancora scapoli, che si svegliano la mattina alle 6 per andare a lavorare e spendono la loro tredicesima con le belle arrivate, sperando di riuscire, almeno a Natale, a mettere in caldo i loro attributi. Purtroppo nemmeno i fiumi e i fumi dell'alcool bastano a realizzare i loro desideri. Le fortunate emigrate, che nelle nuove città in cui si sono trasferite non disdegnano scopate occasionali con tipetti artistoidi radical-freak, quando tornano a casa ridiventano delle santarelline, perché “poi la gente parla, si sparge la voce e blablabla... e poi… quello è solo un muratore/elettricista/carrozziere/idraulico...”
Ma dico io, poveri ragazzi del Sud! Non solo sono costretti a vivere in una realtà difficile piena di arrizzacazzi che non la danno se non gli infili un anello al dito, ma si vedono negati i loro diritti anche dalle emigrate che intanto al nord sono diventate delle grandi zozzone.
Io voto coerenza, a Natale dovreste essere tutte più troie!